I sotterranei
Azzurro Manicardi

NOTA STORICA di A.Manicardi

I SOTTERRANEI

Il sotterraneo che ha accesso dal voltone è composto di due locali comunicanti, situati sotto la biblioteca, in quella parte che ha le finestre nel portico del castello. Un piccolo corridoio collega il secondo sotterraneo con l’ingresso al cortile del castello.
Non ho notizie sulla loro costruzione ma posso dire che nel 1636, quando i Campori ebbero in feudo Soliera col castello, i sotterranei non c’erano.
Non c‘era neanche l’attuale torre con l’orologio perché dai disegni del castello del 1636 l torre d’ingresso al castello era sopra gli attuali locali della biblioteca.
Esistevano invece quando furono costruiti lo scalone, il portico e la parte sovrastante i cui lavori furono ordinati dal Marchese Carlo Campori intorno al 1750.
Per completare il discorso dico che esistono altri due sotterranei.
Il più antico è quello sotto la torre est, quella senza l’orologio.
Una sola stanza, con un piccolo finestrino e con accesso solo dall’alto con una botola. Era certamente la prigione del castello del XIV secolo. L’altro sotterraneo è quello sul lato est, ricavato mediante la costruzione di un muro esterno parallelo alle vecchie mura, per ricavare ai piani superiori, la cucina del castello e i servizi inerenti. Il lavoro fu ordinato dal Principe Alfonso d’Este nel 1615 (prima dei Campori) poiché era amante della caccia che praticava a Soliera nel grande bosco ricco di selvaggina, nella zona nota come I Prati di Soliera e Vaccheria, in compagnia di nobili modenesi che ospitava nel castello. Quei locali sono gli stessi che diventarono poi asilo parrocchiale e la casa delle Suore molti anni dopo.